Il 12 marzo 2010 la Cassazione ha sentenziato in favore delle donne, giudicando diffamatorio un articolo pubblicato su un quotidiano locale di Caserta, nel giugno 2002, intitolato "Carcere: per dirigerlo serve un uomo". L'articolo, per l'ennesima volta, discriminava il presunto "sesso debole" in merito ad un particolare ruolo professionale, considerato adatto solo per coloro ai quali Madre Natura ha concesso gli attributi fisici propri del genere maschile (leggi qui l'articolo della sentenza).
Eppure non c’è bisogno di sentirli dondolare là sotto per dimostrare di averli.
In un’epoca in cui gli uomini dichiarano di aver fatto, di fare e di desiderare di fare, lavori prettamente femminili, è possibile che una donna, solo perché donna, non possa svolgere un lavoro riservato abitualmente agli uomini, soprattutto se lo fa bene?
In questa occasione l’Italia ha dimostrato, insolitamente, di essere più progredita di altri Paesi, ma non ci illudiamo....ci sarà bisogno di altre prese di posizione "insolite" per progredire davvero!
Intanto, tutto il mondo continua a condannare la maschilinità (passateci il neologismo) che riduce la donna ad un paio di tette, addirittura con uno spot finto (guarda il video con Marion Cotillard)
oppure che ne fa oggetto sessuale in un contesto lavorativo, con uno spot vero
oppure che ne fa oggetto sessuale in un contesto lavorativo, con uno spot vero
vogliamo premiare la decisione in controtendenza dell’Italia, che questa volta non si è preoccupata di mettere a nudo la sola cosa che veramente merita di essere esibita: la paura dell’uomo di vedersi spodestato da quelle posizioni-baluardo che ritiene intoccabili.
In tema di discriminazione delle donne sul lavoro....segnalo una vera vergogna:
RispondiEliminaIdeal Comunicazione srl, agenzia di comunicazione con sede a Torino, cerca per la propria filiale di Milano giovane da inserire nell'area accounting...ecc....ma il bello è che lo cerca esclusivamente di SESSO MASCHILE!!!!!!
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