Frodi reali e frodi virtuali. Il 60% di coloro che smarrisce il portafogli o ne viene derubato, se la cava con la sola perdita del denaro contenuto in esso...eh si, perché questo è il male minore...il restante 40 % non perde solo i soldi, ma anche documenti d'identità e carte di credito, sottratti per fare acquisti, firmare e intestare contratti e fare operazioni illecite.
I dolori maggiori, però, arrivano quando ci sediamo davanti ad un pc ed entriamo nella "rete". Il mondo online, infatti, è quello più bersagliato da questo tipo di frodi, come conferma la ricerca online del sito YouGov che rileva l'aumento dei furti d'identità sul Web.
In Italia, un navigatore su dieci viene derubato dei propri dati personali e ogni vittima ci rimette, in media, 353 euro. Devono fare attenzione soprattutto i giovani che tendono a mettere in piazza la propria privacy soprattutto sui social network.
I consigli di prevenzione sono sempre gli stessi: scegliere password difficili (anche da ricordare???), cambiarle spesso (almeno ogni tre mesi), usare una password diversa per ogni portale cui si è iscritti, controllare che i siti visitati attraverso i quali si effettuano pagamenti abbiano come indirizzo non “http” ma "https" (dove la S definisce l’applicazione di sicurezza). Ancora: per gli acquisti online usare solo carte ricaricabili, con importi prepagati, non fare mai shopping o banking online usando reti wi-fi pubbliche (hotel, bar), perché qualcuno nei dintorni potrebbe aver creato una "evil twin" che gli permette di impossessarsi di nome e password. E poi dotarsi di antivirus di nuova generazione, corredato di potente scudo informatico, il firewall. Occhio alle trappole dei falsi siti web di banche, Poste, aste online o istituzioni di vario tipo...a volte basta digitare male l'indirizzo per essere re-indirizzati a siti graficamente identici ma pronti a rubare dati e credenziali.
Infine, attenzione anche al furto dei dati di accesso alla posta elettronica e ai social network, permettono di rubare informazioni riservate su di noi o su nostri amici e conoscenti o addirittura sull'azienda in cui si lavora.
Per info date un'occhiata al sito www.trustthetick.com o consultate la guida per i navigatori realizzata dall'associazione consumatori Adiconsum (http://www.adiconsum.it/)
E se la frittata è già fatta??
Fare denuncia alla Polizia Postale e segnalare l'illecito trattamento dei dati al Garante per la privacy (garante@garanteprivacy.it). Poi avvisare la banca presso la quale si ha il conto corrente e non abbassare la guardia neanche dopo molti mesi….gli usi illeciti possono avvenire anche dopo un anno dal furto dei dati!
Ma se volete veramente farvi un'idea precisa di cosa potrebbe succedere, prendetevi 10 minuti, e guardate il servizio delle Iene dello scorso 7 aprile sul "Pericolo Hackers" !!!!! Allucinante!!!!!!
Occhio gente, collegatevi alla rete….ma non cascateci dentro!
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