E' quello che succede alle fotografie su pellicola ed è quello che è successo alla stupenda mostra fotografica Steve McCurry, Sud Est.
Steve McCurry ha scattato per 30 anni nei luoghi più disparati e nelle situazioni più diverse. Ha cercato volti, paesaggi, luci e colori percorrendo la scena di guerre atroci, sofferenze infinite e mute, quotidianità e atmosfere insospetatte.
La mostra dedicata a 240 delle sue fotografie è scattata a Milano, Palazzo della Ragione, nel novembre del 2009, con termine previsto per il 31 gennaio 2010, e si è sviluppata a tal punto da rendere necessaria la posticipazione della sua chiusura, per spostarsi poi a Perugia, presso la Galleria Nazionale Umbra, dove sarà di scena fino al 5 settembre 2010.
Non solo gli amanti della fotografia dovrebbero approfittare di questa esposizione, ma anche i profani della stessa, perchè non è necessario essere esperti di quest'arte per godere delle suggestioni che le immagini presentate offrono agli osservatori.
Gli occhi tristi di un uomo stremato dalla miseria, quelli allegri di un bambino che gioca in mezzo a minacciosi carri armati, quelli incerti di una ragazzina bellissima avvolta nelle sue vesti morbide e vivaci, quelli decisi e fieri di un adolescente che impugna un'arma da guerrigliero, quelli chiusi e stanchi di una madre che si riposa su un'amaca con in braccio il figlio piccolissimo, sorvegliati da un indifferente serpente, allungato sotto di loro. E poi i gesti, i movimenti e le abitudini quotidiane dei monaci buddisti in Cambogia, dei rifugiati in Pakistan, di uomini di età diverse in Afghanistan, di venditori di fiori in India......e le bombe, le luci sprigionate dalle loro esplosioni, la polvere, la terra riarsa, le lamiere, le case sventrate.....
Nella sua decennale carriera Steve ha dato al mondo la sua personale testimonianza della prima invasione sovietica in Afghanistan, dei conflitti in Libano, Cambogia, Jugoslavia e Iraq....ma non è un fotoreporter di guerra, fotografa la singola esperienza umana, dando voce all'apparente silenzio di un'immagine.
Nel corso degli anni le sue foto sono state pubblicate sul New York Times, gli è stata assegnata la Robert Capa Gold Medal ed il celebre scatto della ragazzina afghana, nel 1984, è divenuto la copertina del National Geographic Magazine.
......è sopravvissuto ad un incidente aereo in Slovenia, a Bombay è stato aggredito da una massa di manifestanti, è stato arrestato e incatenato in Afghanistan ed è uscito dal Paese con una buona quantità di pellicole cucite nei vestiti.....sarebbe un peccato non concedersi il lusso di apprezzare il frutto dei suoi sforzi!
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