
Volete andare a fare una vacanza, anche breve, per rilassare le stanche membra e godere di un mare cristallino, scoprendo posti che porterete sempre nel cuore? Andate all’Isola d’Elba! Le spiagge, gli scogli, i paesaggi, ma soprattutto il mare, delle tonalità più diverse e brillanti che possiate immaginare, rimarranno dentro di voi, prendendosi un posto che difficilmente verrà scalzato. E come nella migliore tradizione italiana tutto può essere esaltato dal provare rinnovate piacevolezze del palato.
Per chi non può fare a meno di godere dell’emozione dei sensi, è sufficiente cercare un locale dove poter gustare una bella colazione direttamente sul porticciolo, pranzare in maniera leggera ma sfiziosa, sorseggiare un aperitivo al tramonto, gustare del pesce senza la sontuosità di ristoranti troppo pretenziosi, e magari rinfrescarsi con del buon gelato realizzato con ingredienti naturali e genuini.
Scoprire di poter fare tutto ciò in unico posto non sarà mai noioso e ripetitivo se vi trovate a Marina di Campo e vi imbattete nel Bar-Ristorante-Gelateria Garden Beach.
Succede che si vada lì per provare l’aperitivo, dopo aver letto la segnalazione di una blogger molto informata sulla Toscana (
link), e ci si ritrovi a ordinare la cena. I camerieri sono in divisa coordinata e calata perfettamente nel contesto, jeans e t-shirt, con un deciso richiamo ai più famosi locali della costiera adriatica. Per conoscere le proposte del ristorante si ascolta il menu snocciolato a voce, con l’ausilio di un semplice foglietto scritto a penna, che però tralascia le indicazioni sui prezzi di cibo e vino. Sono previste solamente pietanze a base di pesce ma, fortunatamente, la testa matta (testualmente definito tale) dello chef, riesce ad inventare qualcosa anche per i non amanti del genere. Certo, se avessero avuto disponibilità di un abitante del mondo marino da cuocere al forno o alla brace, non sarebbe stato necessario realizzare delle elaborazioni di melanzane-mozzarella-prosciutto, come antipasto, e delle tagliatelle verdi come primo piatto, ma apprezziamo la versatilità. Il vino si assaggia prima con un calice (che verrà rigorosamente riportato sul conto), per poi essere servito da una bottiglia nuova, ancora chiusa, riposta in apposito cestello con ghiaccio, per fortuna non imbragato in un semplice panno refrigerante, che è allo stesso modo efficace, ma esteticamente meno presentabile. La pecca è, semmai, nella proposizione dell’acqua naturale lasciata in bottiglie di plastica (0,5 o 1,5 lt), che vengono inesorabilmente poste sul tavolo come se fossero state portate da casa. La cena procede bene, il vino raggiunge il fondo (ma tranquilli, risalirà più tardi …) e il cibo realizza lo scopo di saziare lo stomaco.
Senza neanche conoscerne l’accessorio, nel girare l’angolo, prima di arrivare sulla via principale, si scorge una vetrina aggiuntiva prodiga di gelato artigianale che già all’aspetto ispira l’assaggio. Dopo averlo divorato, si scatena la necessità di ritornare per provare tutta la varietà proposta. Negli amanti del genere alberga la convinzione che la genuinità del gelato si misuri dai gusti naturali, che non hanno cioè bisogno di ulteriori aggiunte al prodotto costituente, oltre al latte e allo zucchero. Ebbene, vi invito a verificare quanto pistacchio, crema e cioccolato rendano il gelato del Garden tra i migliori che abbiate mai assaggiato.
Manca purtroppo all'appello la rilevazione relativa alla colazione: sembra però non di meno meritare apposita visita, considerando la vastità e l'appetibilità visiva dell'offerta.
Bastano quattro giorni per riprendersi dalle fatiche quotidiane.,...provare per credere!
Nessun commento:
Posta un commento